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Reti di donne: Soggetti, Luoghi, Nodi d’incontro Europa-America. Per una riscrittura della storia culturale, 1890-1950

 

Reti di donne: Soggetti, Luoghi, Nodi d’incontro Europa-America. Per una riscrittura della storia culturale, 1890-1950 è un progetto di ricerca di storia culturale cofinanziato dal M.I.U.R. e dalle Università degli Studi di Bari, Firenze, Macerata, Pisa, Roma Tre e Trento. Concepito come contributo al dibattito internazionale sulla cultura modernista e delle avanguardie, il progetto intende ricostruire e recuperare al lavoro d’indagine critica le linee di sviluppo esistenti poi abbandonate, ignorate svalutate dalla storia e dalla critica. Lo strumento privilegiato è quello di una rilettura del complesso intreccio tra arte, vita e storia, nonché delle pratiche culturali e delle collocazioni delle donne su cui verte la ricerca.

 

Sulla base dei risultati del precedente progetto di ricerca nazionale M.I.U.R (1999-2001) e del lavoro svolto nel corso del convegno internazionale Reti di donne: Soggetti, Luoghi, Nodi d’incontro Europa-America. Per una riscrittura della storia culturale, 1890-1939 (Macerata, marzo 2002) il progetto intende proseguire il lavoro di studio degli scambi tra l’Europa e l’America, con una prospettiva specifica sulle donne e sulle relazioni da esse stabilite, partecipando così al dibattito in corso sul moderno, la modernità e il modernismo.


Il progetto, basato su un modello “relazionale” della sfera culturale come sistema complesso, rappresenta il modernismo europeo e americano come un’unica e complessa sfera culturale e non come campi separati di analisi, poiché i valori e contributi sono dati dagli scambi tra persone, linguaggi e prodotti intellettuali, artistici e materiali.

Reti di donne si occupa di scrittrici, intellettuali, artiste, promotrici culturali e attiviste politiche (tra di esse, Dora Marsden, Harriet Shaw Weaver, Bryher, H. D., Edith Craig, Nancy Cunard, Margaret Anderson, Muriel Rukeyser, Susan Glaspell, Katherine Mansfield, Una Marson, Tillie Olsen, Meridel LeSueur, Elody Oblath Stuparich, Carlotta Kaderl Beck, Wanda Wultz e Anita Pittoni) che, attraverso le loro iniziative, hanno proposto una soggettività femminile autonoma, prodotto o promosso opere culturalmente innovative, intrecciato la sfera privata con la politica, seguito e sostenuto l’emergere di una cultura interetnica, internazionale e sopranazionale, contribuendo a rafforzare i rapporti tra l’Europa e gli  Stati Uniti,  tra centro (Londra, Parigi, Firenze, Trieste, Vienna, Berlino, Madrid, New York, Chicago) e periferia (Scozia, il Sud-ovest degli Stati Uniti, i Caraibi).

Le donne su cui verte la ricerca non sono pedine da aggiungere alla scacchiera modernista, né personalità eccezionali da canonizzare, e verranno studiate nel loro ruolo di fondatrici di riviste e giornali, creatrici di salotti o gruppi teatrali, o come attiviste politiche e nel campo sociale. In questa prospettiva, esse sono da considerarsi come nodi che originano e collegano un complesso intreccio di relazioni umane, politiche, culturali e  letterarie. L’attività e la produzione intellettuale “alta” delle donne su cui verte la ricerca sarà quindi costantemente messa in relazione con i movimenti socio-politici che caratterizzano il periodo, dall’ultimo decennio dell’Ottocento agli anni Cinquanta del Novecento, sottolineando le modalità con cui donne e uomini hanno interagito attraverso circoli di discussione, salotti, luoghi della cultura e dell’arte, organizzazioni politiche e riviste.

 

La base di dati Reti di donne

 

La base di dati e il sito web Reti di donne sono al centro del progetto di ricerca poiché collegano sia le ricercatrici e i ricercatori, sia i risultati del lavoro. Il subject WO/MEN contiene dunque sia le persone studiate nel progetto di ricerca, sia le ricercatrici e i ricercatori che ad esso contribuiscono.

La base di dati ipertestuale online Reti di donne contiene schede e documenti. La scheda, una libera versione del set di metadati Dublin Core (DC), ha una specifica area semantica, con parole chiave e soggetti (15) per una indicizzazione associativa  dei documenti. I documenti sono in gran parte fonti primarie: lettere, articoli di giornali, fotografie, mentre il theasuro di parole chiave, sulla base dello European Women’s Thesaurus, International Information Centre and Archives for the Women’s Movement (IIAV), Amsterdam, 1998, include una selezione in progress di termini rilevanti ricavati dai documenti del progetto di ricerca: nomi propri e termini come “modernism,”  “modern,” ”contemporary,” “new,” etc.

 

Copyright information

 

Tutti i materiali contenuti nella base di dati e nel sito web Reti di donne, e l’applicazione stessa, sono soggetti alle leggi che regolano i diritti della proprietà materiale e intellettuale. L’applicazione Reti di donne  e tutti i materiali contenuti nella base di dati e nel sito web Reti di donne, quando non altrimenti specificato, sono proprietà materiale dell’Università degli Studi di Macerata. Tutti i materiali vengono forniti per uso didattico, pubblico e di ricerca. È vietato qualsiasi uso commerciale o pubblicazione senza autorizzazione. Tutti i documenti riprodotti sono da intendersi come citazioni, complete o parziali, dei documenti originali, e sono usati in accordo e con il permesso dei detentori dei diritti materiali e intellettuali e come tali sono forniti per uso privato di studenti, studiosi e utenti in generale. È vietato ogni uso commerciale o pubblicazione senza autorizzazione . Per ulteriori informazioni sui detentori dei diritti materiali e intellettuali dei documenti riprodotti, si prega di consultare il campo rights nelle schede contenute nella base di dati. Per quanto riguarda The Freewoman. A Weekly Feminist ReviewThe Freewoman. A Weekly Humanist Review, The New Freewoman. An Individualist Review and The Egoist. An Individualist Review, la British Library detiene i diritti di copyright delle immagini microfilmate delle riviste. Le immagini riprodotte dalle sopra menzionate pubblicazioni sono quindi copyright del British Library Board. Il progetto Reti di donne si impegna nel rispettare le vigenti leggi sul copyright e le altre leggi sui diritti intellettuali, di persone o istituzioni. Si prega quindi di segnalare ogni reale o ipotetica violazione di tali diritti alla coordinatrice del progetto, Marina Camboni, all’indirizzo e-mail camboni@unimc.it

La base di dati e il sito web Reti di donne sono mantenuti dal Dipartimento di Lingue e Letterature Moderne, Università degli Studi di Macerata. Creati ottobre 2002. Ultimo aggiornamento, a cura di Oscar Peli, novembre 2003. Per ulteriori informazioni, contattare Tatiana Petrovich Njegosh all’indirizzo e-mail t.petrovich@unimc.it

 

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Networking Women: Subjects, Places, Links Europe-America. Towards a Rewriting of Cultural History, 1890-1950

 

 

 Networking Women: Subjects, Places, Links Europe-America, 1890–1950. Towards a Rewriting of Cultural History is a research project in cultural history co-funded by M.I.U.R. (Italian Department of Universities and Research) and by the Universities of Bari, Florence, Macerata, Pisa, Roma Tre and Trento. The project has been conceived as an intervention in the ongoing international debate concerning the culture that produced modernist and avant-garde practices. Through a rereading of the rich intersections of art, life and history, and of diverse positions and practices, the project intends to reconstruct and recover for present investigation the multiple directions that were open in actual history but were either abandoned, or ignored and devalued by subsequent critical and historical narratives and theories.

 

Built on the results of the previous M.I.U.R. national research project (1999-2001) and the international conference Networking Women. Subjects, Places, Links Europe-America, 1890–1939. Towards a Rewriting of Cultural History (Macerata, March 2002), the present project continues our investigation of Euro-American exchanges through a specific focus on women and the relationships they established, and thus participates in the ongoing debate on the modern, modernism and  modernity.
The project is based on a “relational” model of the cultural sphere as a complex system and deals with European and American Modernism and modernity as a single, complex, cultural sphere rather than as separate fields of investigation, their respective values and contributions resting on the reciprocal give-and-take between peoples and their languages as well as between intellectual, artistic and material products. Networking Women focuses on a number of women writers, intellectuals, artists, art patrons and political activists (among them Dora Marsden, Harriet Shaw Weaver, Bryher, H. D., Edith Craig, Nancy Cunard, Margaret Anderson, Muriel Rukeyser, Susan Glaspell, Katherine Mansfield, Una Marson, Tillie Olsen, Meridel LeSueur, Elody Oblath Stuparich, Carlotta Kaderl Beck, Wanda Wultz and Anita Pittoni) who, through their initiatives, proposed an autonomous female subjectivity, produced or promoted culturally innovative work, related personal and political involvements, and assisted and supported the emergence of an (interethnic) international and supranational culture, thus strengthening relations between Europe and the United States, and between their centers (London, Paris, Florence, Trieste, Vienna, Berlin, Madrid, New York, Chicago) and their peripheries (Scotland, the South-West of the USA, the Caribbean). Far from being considered as new pawns on the modernist checkerboard or as exceptional personalities waiting to be canonized, they have been studied in their roles as founders of magazines and journals, creators of salons or theater groups, or as social and political activists. From this perspective, they are links connecting and promoting a vast array of human, political, cultural and literary relations. Their first-rate intellectual production, moreover, has consistently been related to the sociopolitical movements that characterize the period from the last decade of the nineteenth century to 1950. Also studied are the ways men and women interacted through discussion circles, artistic centers and salons, political organizations and journals.

 

The Networking Women database

 

The Networking Women database and website are at the core of this integrated and integrating process, connecting both the research participants and their findings.  The WO/MEN subject thus contains both the women and men studied by the research project and the research participants. Networking Women’s online hypertextual database contains records and documents. The record is freely inspired from Dublin Core (DC) metadata and has a specific semantic area of keywords and 15 subjects for an associational indexing of the documents – mainly primary sources – such as e.g. letters, magazine articles and photographs. The list of controlled terms (keywords) is based on the European Women’s Thesaurus, International Information Centre and Archives for the Women’s Movement (IIAV), Amsterdam, 1998, and includes an ongoing selection of terms from the project’s documents: names and relevant terms such as “modernism,” “modern,” “contemporary,” “new,” etc.

 

Copyright information

 

All the materials contained in the Networking Women website and database and the application itself are subject to the rules and regulations of the owners of the material and intellectual rights. The Networking Women application and all the materials in the Networking Women website and database, when not otherwise stated, are the material property of the University of Macerata, Italy (Università degli Studi di Macerata). All the materials are provided for scholarly, didactic and public use. Any commercial use or publication without authorization is prohibited. All the documents reproduced in the metadata records are citation copies, complete or partial, of the original documents. They are used by permission of the material and intellectual right owners and are provided for the personal use of students, scholars and the public. Any commercial use or publication without authorization is prohibited. For more information on the owners of the material and intellectual rights of the documents reproduced as attachments, please see the rights element in the metadata records. As for The Freewoman. A Weekly Feminist Review, The Freewoman. A Weekly Humanist Review, The New Freewoman. An Individualist Review and The Egoist. An Individualist Review, we fully acknowledge the British Library as copyright holder of the microfilm images. The images reproduced from the above-mentioned publications are copyright of the British Library Board. The Networking Women project makes every effort to comply with applicable copyright and other intellectual property rights laws. Any actual or suspected violation of the legal rights of any person or entity should be reported to the project’s coordinator, Marina Camboni at camboni@unimc.it

The Networking Women database and website are maintained by the Dipartimento di Lingue e Letterature Moderne, Università degli Studi di Macerata, Italy. Created October 2002. Last updated November 2003 by Oscar Peli. For any further information contact Tatiana Petrovich Njegosh at t.petrovich@unimc.it