Scrittrici americane degli Anni Trenta: soggettività femminile, impegno politico e dinamiche di scambio nel contesto culturale euro-americano del moderno /American Women Writers of the Thirties: Female Subjectivity, Political Commitment, and Dynamics of Exchange within the Euro-American Cultural Context of the Modern.
La ricerca si propone di ampliare il percorso conoscitivo iniziato nella precedente ricerca MIUR e indagare l'impegno politico e la creazione artistica di Meridel LeSueur e Tillie Olsen. Si intende pertanto estendere l’indagine a tutta la produzione letteraria delle due scrittrici e ad altre figure rappresentative dello stesso periodo, analizzando ulteriori punti di contatto tra America/Europa alla luce dei risultati perseguiti dalla ricerca nel suo complesso, quelle “connessioni/di sconnessioni” che andranno a formare il quadro variegato tra intrecci politici, sociali, letterari e artistici della storia culturale a cavallo tra i due secoli fino a tutti gli anni ‘50. Nel contesto del dibattito sul Modernismo il nostro apporto si colloca all'interno della mappa relazionale del modernismo tra Europa e America. Considerando il concetto di sfera culturale complessa l'unità di ricerca si inserisce tra le pratiche discorsive “altre”, in quanto pur per certi aspetti appartenenti al canone letterario politico stabilito da Michael Gold, le scrittrici che saranno esaminate si dissociano di fatto da un punto di vista tecnico-formale, linguistico, e anche nei contenuti, tenendo presente che il messaggio politico viene visto dalla prospettiva di donne che operano in una struttura indubbiamente androcentrica. In tal senso il nostro lavoro può trovare punti di contatto con le scrittrici di origine afroamericana (Harlem Renaissance/Caraibi, unità di ricerca di Trento – Giovanna Covi); (unità di ricerca di Macerata – Renata Morresi), e in relazione ancora più stretta con il gruppo di Firenze. L’uso del sito web della ricerca (Macerata), sperimentato nei due anni precedenti, e l’ampliamento della base di dati online ha dimostrato che sono possibili connessioni e link tra materiali apparentemente distanti, e quindi ha permesso di offrire la possibilità di guardare al Modernismo come una complessa sfera di relazioni e non solo come movimento canonico e canonizzato.
English text
The research project aims to broaden the inquiry begun in the previous investigation, which focused on the political commitment and artistic work of Meridel LeSueur and Tillie Olsen. Our aim is thus to proceed with the investigation in greater depth, extending the range of inquiry to the entire literary production of the two writers mentioned above and to other representative figures of the same period. Attention will also focus on further points of contact between America and Europe in the light of the overall results pursued by the research project, with particular emphasis on the “connections/disconnections” that gradually shaped the variegated tapestry of political, social, literary and artistic issues in late nineteenth and early twentieth century cultural history, up to the 1950s. In the context of the debate on Modernism, our contribution to the overall research project is situated within the relational map of modernism that encompasses both Europe and America. Given the complex cultural sphere, the research unit is positioned within the framework of “other” discursive practices, since the woman writers to be examined, although in certain respects belonging to the political and literary canon established by Michael Gold, effectively dissociated themselves from a technical-formal and linguistic point of view; moreover, their contents also marked a distancing from the canon: for it should not be overlooked that their political message was transmitted from the perspective of women operating in an undeniably androcentric structure. In this sense, our work may open up elements of contact with women writers of Afro-American origin (Harlem Renaissance and Caribbean, Trento Unit – Giovanna Covi; Macerata Unit – Renata Morresi) and favour even closer relations with the Florence group. Use of the web site developed by the project (Macerata), experience of which has been acquired over the last two years, and of the online database have shown that it is possible to create connections and links between apparently distant materials. This has offered a concrete opportunity to view modernism as a complex sphere of relations and not merely a canonical and canonized movement.